L’azienda, leader del tessile italiano, e White Energy Group si aggiudicano, il bando per gli incentivi sul fotovoltaico della Regione Lombardia.
Una partnership industriale di successo nel percorso verso la transizione energetica delle imprese italiane. È quella tra il Cotonificio Zambaiti, azienda leader in Italia nel settore tessile, e White Energy Group (Whitenergy), società di servizi energetici (Esco) con sede a Verona e Cagliari, a cui il Cotonificio Zambaiti si è affidato per intraprendere un percorso verso la sostenibilità, l’indipendenza energetica e la riduzione delle emissioni dei suoi impianti.
La costruzione dell’impianto solare fotovoltaico comincerà nei prossimi mesi e a regime consentirà di produrre circa 1 milione e 200mila chilowattora l’anno, che porteranno a una riduzione del 40% della dipendenza dalla rete nazionale per i consumi annui (diurno e serale) dello stabilimento.
Così il progetto per lo stabilimento del Cotonificio Zambaiti di Cene (Bergamo) ha ottenuto il primo posto in graduatoria, su oltre 120 beneficiari, del bando lanciato dalla Regione Lombardia per incentivi sulla riduzione dei consumi energetici delle imprese e l’installazione di impianti fotovoltaici con eventuali sistemi di accumulo, da destinare all’autoconsumo, con un significativo contributo.
Il nuovo impianto fotovoltaico da 999 Kilowatt picco (KWp) e 250 kilowattora (KWh) di accumulo, assieme con altri interventi di riqualificazione della centrale termica, porteranno allo stabilimento, una riduzione della dipendenza dalla rete elettrica del 47%, una riduzione della dipendenza dal consumo di gas del 18% (oltre 250mila standard metri cubi, smc, l’anno) e oltre mille tonnellate di CO2 in meno ogni anno.
“Il nostro stabilimento di Cene produce articoli di biancheria per la casa, trapunte, tessuti semilavorati, distribuiti in Italia con i propri marchi – Happidea ®, Cassera Casa ® o per grandi marchi di terzi – sottolinea il Dott. Zambaiti CEO del Cotonificio Zambaitii – “nei nostri 55 anni di vita siamo sempre stati attenti alla qualità dei prodotti, realizzati utilizzando fibre naturali e coloranti non tossici e certificati, oltre a imbottiture ecosostenibili da PET riciclato. Siamo una realtà consolidata che opera con impianti altamente tecnologici e specializzati che assicurano il pieno rispetto del territorio circostante e particolare attenzione alla salvaguardia ambientale”.
In questo percorso, intrapreso da tempo, nel maggio del 2021 il Cotonificio Zambaiti ha scelto White Energy Group per continuare questo processo di miglioramento della propria efficienza e riduzione delle emissioni.
“Il progetto è partito nel luglio 2021 con un primo audit energetico sullo stabilimento di Cene – spiega Franco Asuni, Chief business development di Whitenergy – “attraverso il nostro sistema di misura VEP (Virtual Energy Platform) per il monitoraggio dei principali consumi si è potuta definire un’analisi tecnica dei primi quattro mesi. Sono stati, così, individuati due primi interventi, che complessivamente consentono un risparmio di oltre mille tonnellate di CO2 l’anno”.
IL PROGETTO
Nel dettaglio i due interventi in cui si divide il progetto riguardano da un lato la riqualificazione della centrale termica, con l’eliminazione della caldaia ad olio diatermico sostituite con un generatore a vapore a produzione diretta, e dall’altro il nuovo impianto di produzione di energia elettrica da fonte solare fotovoltaica, accoppiato a un sistema di accumulo di energia.
L’intervento sulle caldaie porterà ad un risparmio atteso quantificato in oltre 250.000 Smc/anno (18% del consumo totale di gas) e 210.000 kWh/anno (7% del consumo di stabilimento).
A questi vantaggi si sommano inoltre gli incentivi dei certificati bianchi e la riduzione di oltre 500 tonnellate all’anno di CO2.
“L’impianto fotovoltaico, con un importante sistema di accumulo (capacità pari a 254 KWh), consentirà anche un elevata percentuale di autoconsumo, stimata superiore all’83% – precisa Asuni di Whitenergy –, contribuendo a migliorare i livelli di indipendenza energetica e degli indicatori ambientali della azienda. Il risparmio atteso in termine di riduzione delle emissioni di questa installazione è pari ad oltre 500 tonnellate di CO2 l’anno”.