Il materiale a base di alghe che potenzia il fotovoltaico

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alghe per migliorare il fotovoltaico
Prof. Gordon T. Taylor, Stony Brook University, Public domain, via Wikimedia Commons

Dai laboratori della Sweidish Algae Factory arriva Algica, uno speciale materiale a base di alghe che migliora l’efficienza del fotovoltaico.

Due ricercatrici svedesi, Angela Wulff, professoressa di ecologia marina e Sofie Allert, ingegnere biotecnico, hanno ideato un nuovo materiale, a base di alghe, che rende il fotovoltaico più efficiente.

La materia si chiama Algica ed è a base di silice amorfa: le ricerche che ne hanno portato alla nascita sono state finanziate dal programma europeo Life con 1,6 milioni di euro. Grazie alla sovvenzione UE, è nata SUNALGAE for LIFE, progetto che inaugura adesso una struttura pilota per la produzione di algica.

Il materiale può avere diverse applicazioni, dalla produzione di cosmetici naturali all’aumento della potenza delle batterie agli ioni di litio e può, inoltre, migliorare notevolmente l’efficienza del fotovoltaico.

Il materiale a base di alghe alleato del fotovoltaico

L’algica è un materiale completamente naturale, creato dalle pareti delle cellule di una microscopica alga detta diatomea, che cresce sia in mare sia in acqua dolce.

Le due ricercatrici hanno cominciato a lavorarci in un ambiente sperimentale molto ristretto, in una serra di appena 6 metri quadrati dell’Università di Göteborg. Le prospettive della ricerca erano tanto promettenti che le scienziate hanno fondato la Swedish Algae Factory, l’impresa che sta indagando tutti gli utilizzi industriali possibili del materiale, oltre al fotovoltaico, sperimentando la coltivazione delle alghe in una serra verticale di più di 10.000 metri quadrati di superficie.

L’algica viene ottenuta estraendo le pareti dalle cellule delle diatomee, che sono caratterizzate da pori nanoscopici e fatte di biossido di silicio. La materia estratta è una silice amorfa che ha una struttura molto ordinata e facilmente manipolabile.

La composizione del materiale a base di alghe lo rende un potente alleato del fotovoltaico, in grado di potenziare del 4% l’efficienza di una cella solare in silicio e del 36% di una cella di Gratzel.

Oltre ad aumentare l’efficienza, secondo le ricercatrici, le pareti delle cellule che compongono le diatomee bloccano la luce UV: potrebbero essere utili a tutelare i pannelli solari dai processi di  innescati dalle radiazioni ultraviolette.

L’algica è inoltre una materia circolare, perché le alghe da cui viene prodotta vengono riciclate all’interno degli stabilimenti di allevamento ittico. Questo la rende un materiale economico: secondo le stime della Swedish Algae Factory porterebbe un abbassamento dei costi di produzione dei pannelli solari di quasi il 4%.