Uno studio di un’università di Cork mostra che coi pannelli fotovoltaici sui tetti potrebbe essere soddisfatta fino al 49% della domanda di energia globale e il quadruplo della domanda di energia domestica
Entro il 2050, i pannelli solari sui tetti degli edifici potrebbero fornire dal 25 al 49% della domanda di energia. Uno studio in tal senso è stato condotto dai ricercatori del SFI Research Centre for Energy, Climate and Marine in University College di Cork in Irlanda. In collaborazione con altri istituti internazionali.
Il calcolo è stato eseguito tenendo presente le ultime tecnologie disponibili, che oltre a un miglioramento dell’efficienza hanno anche portato a riduzione dei costi di installazione e di operatività. Che però rimangono ancora alti.
Con un algoritmo, gli autori dello studio hanno mappato 130 milioni di chilometri quadrati di superficie terrestre identificando 0,2 chilometri quadrati ricoperti da edifici. Poi quest’ultima superficie è stata analizzata per quantificare il potenziale di energia generata se tali ci fossero pannelli solari sui tetti.
Il risultato? Si potrebbero ottenere 27 petawattora ogni anno (ossia 27 milioni di miliardi di watt), a un costo compreso tra i 40 e i 280 megawattora. Il maggior beneficio si avrebbe in Asia, nord America ed Europa. I costi minori sarebbero in India e in Cina, mentre i più elevati sarebbero in Usa e nel Regno Unito.
Per capire l’importanza di questo numero con 15 zeri basti pensare che le abitazioni consumano oggi circa 6 petawattora ogni anno. Ossia se ne produrrebbe 4 volte in più rispetto al fabbisogno domestico.
Altro punto importante: gli autori ritengono che il potenziale generato dai pannelli solari sui tetti sarebbe superiore al consumo globale di energia dell’intero 2018. Tutto risolto, allora? Non esattamente: il futuro potenziale di questo sistema, dicono, dipenderà dallo sviluppo delle tecnologia di immagazzinamento dell’energia solare. E dai relativi costi.
Intanto negli ultimi anni i moduli fotovoltaici su coperture domestiche, commerciali e industriali sono aumentati. Basti pensare che tra il 2006 e il 2018 la capacità installata è passata da 2,5 a 113 GW. Una impennata che ha fatto sì che oggi questo segmento rappresenta il 40% della capacità solare installata nel mondo.
“Il nostro studio dà informazioni importanti per affrontare le sfide dello sviluppo sostenibile” spiegano gli autori. “Come prima cosa, si evince che il 55% del potenziale globale dei tetti fotovoltaici è diffuso in aree a bassa densità di popolazione”.
Link allo studio, pubblicato su “Nature”https://www.nature.com/articles/s41467-021-25720-2