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I prezzi dei moduli fotovoltaici raggiungono minimi storici: rischi per il settore fotovoltaico

prezzi fotovoltaico
Credit: SolarPower Europe

Nel settore dell’energia solare, c’è una crescente preoccupazione riguardo ai recenti sviluppi nel mercato europeo. Una nota di BloombergNEF sul mercato fotovoltaico del 2023 ha segnalato chiaramente che i prezzi dei moduli fotovoltaici stanno raggiungendo minimi storici.

Questa tendenza è stata alimentata da un aumento dell’offerta, principalmente dovuto all’espansione dell’industria cinese, ma accompagnata da una domanda che non cresce con la stessa dinamicità, il che ha portato a un netto ribasso dei prezzi.

Nei primi tre trimestri di quest’anno, i prezzi sui mercati spot europei sono diminuiti di circa il 25%, raggiungendo livelli inferiori persino a quelli pre-pandemia. Nonostante inizialmente sembri un segnale positivo, questa situazione comporta rischi significativi per il settore dell’installazione fotovoltaica.

I rischi per il fotovoltaico europeo

Walburga Hemetsberger, CEO di SolarPower Europe, ha lanciato l’allarme, sottolineando che se questa tendenza ai prezzi bassi non viene controllata, potrebbe avere ripercussioni gravi sull’autonomia strategica dell’Europa nel settore solare. Nel breve termine, questa situazione sta già mettendo a dura prova la competitività interna e le prospettive di crescita della produzione fotovoltaica dell’Unione Europea. Il problema principale è che l’industria solare europea, più piccola e meno potente rispetto a quella cinese, fatica a competere sui costi. In alcuni casi, l’offerta cinese ha raggiunto prezzi inferiori a 0,15 euro/W. Inoltre, il trend al ribasso dei prezzi ha coinvolto l’intera catena di approvvigionamento, compresi inverter e batterie.

I rischi per l’Europa sono ulteriormente amplificati da un rallentamento temporaneo del mercato solare nel terzo trimestre, attribuibile all’inflazione e ai problemi legati alle connessioni e alle autorizzazioni. SolarPower Europe ha documentato questi problemi in un nuovo report, sottolineando la necessità urgente di azioni decisive da parte della Commissione Europea per affrontare il calo dei prezzi dei moduli fotovoltaici e sostenere l’industria europea.

L’associazione ha identificato sette azioni chiave che dovrebbero essere intraprese al più presto:

  1. Una rapida acquisizione d’emergenza delle scorte di moduli dai produttori europei di fotovoltaico.
  2. L’istituzione di una banca europea per la produzione solare.
  3. Affrontare le inadeguatezze del quadro temporaneo di transizione e crisi (TCTF) per gli aiuti di Stato, con particolare attenzione al punto 86.
  4. Accelerare l’adozione del Net Zero Industry Act, con l’inclusione di criteri robusti di sostenibilità e resilienza nelle aste.
  5. Promuovere l’impatto previsto del regolamento UE sul lavoro forzato sostenendo la Solar Stewardship Initiative (SSI).
  6. Consentire la collaborazione tra i programmi di sostegno degli Stati membri.
  7. Bilanciare l’eccesso di offerta promuovendo una maggiore domanda di solare fotovoltaico in Europa, ad esempio attraverso la Direttiva europea sulle prestazioni dell’edilizia.

Questi rischi non possono essere sottovalutati. L’industria dell’installazione fotovoltaica è chiamata a unirsi e adottare misure urgenti per preservare la sua stabilità e il suo futuro nell’ambito del mercato europeo dell’energia solare.

La prossima edizione di KEY: già un successo senza precedenti?

fiera fotovoltaico
Generata con AI

L’edizione del K.EY – The Energy Transition Expo del 2024 si preannuncia come un evento senza precedenti per gli installatori di fotovoltaico. L’appuntamento è fissato alla fiera di Rimini, che si terrà dal 28 febbraio al 1° marzo 2024.

Gli spazi espositivi sono già quasi completamente prenotati, e l’aumento dei brand espositori provenienti dall’estero conferisce all’evento un carattere ancora più internazionale. I sei settori merceologici sono stati confermati, ma c’è anche una novità di rilievo: l’area Key Storage Expo, dedicata all’energy storage statico per residenze e impianti industriali di grandi dimensioni.

Questa edizione segna un importante passo avanti per il settore fotovoltaico. La manifestazione, organizzata da IEG (Italian Exhibition Group), è diventata il punto di riferimento per gli installatori in Sud Europa, Africa e nel bacino del Mediterraneo nell’ambito della transizione energetica. Già ora, a diversi mesi dall’apertura prevista per il 28 febbraio 2024, sono state prenotate oltre l’80% degli spazi espositivi, con la partecipazione di aziende di rilevanza internazionale.

Cresce il numero di brand provenienti dall’estero, il che testimonia l’ambizione di K.EY di coinvolgere un maggior numero di Paesi e soddisfare la crescente domanda di tecnologie e soluzioni innovative per la transizione energetica. L’obiettivo è di rendere l’evento ancora più internazionale, grazie alla collaborazione con numerose associazioni straniere e a un’offerta congressuale in continua espansione, definita dal Comitato Tecnico Scientifico di K.EY, presieduto dal Prof. Gianni Silvestrini.

Per la prossima edizione, si prevede un significativo aumento della superficie espositiva, che occuperà l’intera ala est del quartiere fieristico di Rimini, composta da 14 padiglioni. Questo si tradurrà in un aumento del 30% dei marchi espositori, di cui oltre il 15% provenienti dall’estero, e un incremento del 25% dei visitatori internazionali provenienti da diverse parti del mondo.

La manifestazione manterrà un forte focus sull’efficienza energetica a 360 gradi e sulle trasformazioni che stanno caratterizzando il mercato dell’energia. In particolare, si esploreranno i nuovi vantaggi offerti dalla transizione energetica per i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Sarà un’occasione unica per scoprire e presentare le principali innovazioni tecnologiche e le nuove opportunità finanziarie, oltre a riflettere sulle politiche energetiche e climatiche in Europa e in Italia.

K.EY 2024 conferma il formato di successo sperimentato nell’edizione precedente, consolidando il suo ruolo come network di riferimento per tutte le community coinvolte nella transizione energetica. Sarà in grado di mettere in contatto i principali attori del settore e favorire una costante interlocuzione con le istituzioni.

Oltre alle sei aree espositive tematiche (Solare, Eolico, Idrogeno, Efficienza Energetica, Veicoli Elettrici e Città Sostenibile), si aggiungerà una settima area, Key Storage Expo, completamente dedicata all’energy storage statico per residenze e grandi impianti industriali, un settore in crescita in Europa.

Sarà confermata anche la presenza del Sustainable Building District, realizzato in collaborazione con il principale partner Green Building Council Italia, e dell’area dedicata all’innovazione, ulteriormente potenziata grazie alla collaborazione con ANGI (Associazione Nazionale Giovani Innovatori). Quest’area non solo offrirà percorsi specifici dedicati alle start-up e alle PMI innovative italiane e internazionali, ma anche ai produttori presenti in fiera per mostrare le loro tecnologie e soluzioni più innovative. Inoltre, ci saranno conferenze, presentazioni e opportunità di discussione all’interno di uno spazio dedicato al networking, alla condivisione di idee e allo sviluppo di nuovi progetti e imprese sostenibili.

L’iniziativa è organizzata da Italian Exhibition Group, promossa in collaborazione con l’ICE – Agenzia Italiana per il Commercio Estero, ART-ER (società consortile dell’Emilia-Romagna) e la FONDAZIONE MAI, espressione del Sistema Confindustria, con ANGI come Main Partner.

In concomitanza con K.EY 2024, tornerà anche DPE Distributed Power Europe, l’evento europeo organizzato da Italian Exhibition Group in collaborazione con l’Associazione Generazione Distribuita – Motori, Componenti, Gruppi Elettrogeni, federata ANIMA Confindustria. Questo evento sarà dedicato all’intero ecosistema della generazione, distribuzione, sicurezza ed automazione elettrica, e presenterà le soluzioni e le tecnologie dell’industria dei sistemi e componenti per la generazione e distribuzione di elettricità.

K.EY – The Energy Transition Expo fa parte del distretto fieristico di Italian Exhibition Group dedicato a Green & Technology, che include le principali manifestazioni del settore. Insieme alle fiere Ecomondo, IBE Intermobility & Bus Expo, Tecna e DPE, fa parte della piattaforma digitale GreenTech Insights (GTI), un network che riunisce le community delle fiere del distretto per supportare aziende, start-up, organizzazioni, amministrazioni e guidarle verso l’adozione di modelli di lavoro sempre più etici e responsabili, con l’obiettivo di raggiungere gli obiettivi europei di neutralità climatica entro il 2050.

GTI produce contenuti multimediali e informativi a disposizione delle community durante tutto l’anno e organizza eventi digitali collegati alle fiere in presenza, per alimentare il dibattito sulla transizione energetica, amplificare la comunicazione sul tema e favorire la connessione tra tutti gli stakeholder coinvolti.

La Rivoluzione dell’Energia Solare in Piemonte

piemonte fotovoltaico
Image by Luca from Pixabay

Un contributo dell’Avv. Francesca Bisaro fa luce su un cambiamenento normativo per il fotovoltaico piemontese

Ancora una volta, come già avvenuto in passato, ci troviamo davanti a un cambiamento normativo che sta portando il settore delle energie rinnovabili in una direzione diversa rispetto al contesto nazionale. Nel cuore di questa trasformazione si trova il Piemonte, una regione che ha emesso una deliberazione straordinaria il 31 luglio scorso. Questa decisione, la n. 58-7356, apre la strada all’energia solare in alcune aree agricole di elevato interesse agronomico, definendo la possibilità di realizzare esclusivamente impianti agrivoltaici. Questo, nonostante queste aree siano considerate idonee secondo il D.lgs. 199/2021, il che significa che sarebbero utilizzabili anche per il fotovoltaico tradizionale.

Ecco come queste aree sono identificate:
1) Aree associate ai disciplinari delle produzioni agricole vegetali a Denominazione di Origine Protetta (D.O.P.), a Indicazione Geografica Protetta (I.G.P.), a Denominazione di Origine Controllata (D.O.C.) e Garantita (D.O.C.G.);
2) Terreni agricoli e naturali rientranti nella prima e seconda classe di capacità d’uso del suolo, individuati nella “Carta della capacità d’uso dei suoli del Piemonte,” adottata con d.g.r. n. 75-1148 del 30 novembre 2010 e consultabile sul Geoportale della Regione Piemonte all’indirizzo https://www.geoportale.piemonte.it/cms/.

Inoltre, è importante tenere a mente l’obbligo di mantenere almeno il 70% del valore della produzione agricola dei 5 anni precedenti all’installazione (requisito della continuità), il che spesso comporta l’uso di tecnologie avanzate, più costose e quindi meno sostenibili dal punto di vista economico.

La domanda principale che sorge spontanea tra gli entusiasti dell’energia solare è la seguente: se un’area non produce effettivamente DOP, IGP, DOC o DOCG sembra sufficiente l’indicazione del tipo di area per conformarsi alle normative regionali, ma quale continuità deve essere garantita? Quali risorse agronomiche devono essere preservate?

In questo contesto, ciò che emerge chiaramente è che la Giunta del Piemonte sembra aver ripreso semplicemente la precedente DGR, che prevedeva già il limite della I e II classe di capacità d’uso del suolo (superato dalle disposizioni del D.lgs. 199/2021), aggravandolo con l’aggiunta di un nuovo criterio (Aree appartenenti ai disciplinari delle produzioni agricole vegetali a Denominazione di Origine Protetta (D.O.P.), a Indicazione Geografica Protetta (I.G.P.), a Denominazione di Origine Controllata (D.O.C.) e Garantita (D.O.C.G.)).

Se consideriamo questi due requisiti come alternativi, le aree agricole coinvolte da entrambi includono praticamente tutte le pianure piemontesi (fonte: https://www.monvisoenergia.it/2023/08/10/la-regione-piemonte-stoppa-il-fotovoltaico-a-terra/), il che si traduce effettivamente in un blocco dello sviluppo del fotovoltaico tradizionale in area agricola. Questa restrizione colpisce duramente tutti i progetti precedentemente avviati in aree idonee sulla base della normativa nazionale (con l’acquisto di terreni e il pagamento delle TICA).

Tuttavia, se, come è probabile, procediamo con una lettura cumulativa dei due requisiti, la DGR sembra essere più in linea con le intenzioni del legislatore che ha prima redatto il D.lgs. 199/2021 e poi la bozza del decreto attuativo circolata qualche mese fa.

Questa impostazione giustifica la richiesta di utilizzare esclusivamente la tecnologia agrivoltaica in tutti i casi in cui un’area sia contemporaneamente D.O.P./I.G.P./D.O.C./D.O.C.G. e si trovi in classe I/II di capacità d’uso del suolo. Tuttavia, va notato che ciò costituirebbe comunque un grave ostacolo all’utilizzo del fotovoltaico tradizionale, che il legislatore nazionale ha cercato di agevolare meno di due anni fa identificando aree idonee ex lege e richiedendo alle Regioni di regolamentarle in conformità ai criteri stabiliti.

Infine, è importante sottolineare che la seconda interpretazione, pur comportando una deviazione dalla disciplina regionale esistente, è in linea con le disposizioni nazionali contenute nel D.lgs. 199/2021, seppur in modo più restrittivo rispetto ai criteri inizialmente introdotti. Questa interpretazione sembrerebbe anche più in sintonia con le linee guida adottate in materia di fonti rinnovabili all’interno del PNRR e delle politiche dell’Unione Europea.”

Il Fotovoltaico in Italia: Un Crescita Eccezionale con più di 200.000 Nuovi Impianti in 6 Mesi

report gse
Copertina report GSE

A metà del 2023, l’Italia ha raggiunto un importante traguardo nel settore dell’energia solare, con oltre 1,4 milioni di impianti fotovoltaici operativi e una potenza cumulativa di 27,3 GWp. Nella classifica delle nuove aggiunte per il 2023, le regioni di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna si sono distinte.

Quanti impianti fotovoltaici attivi ci sono in Italia? Quanta energia producono effettivamente? InFotovoltaico, una pubblicazione trimestrale del GSE (Gestore dei Servizi Energetici), risponde a queste domande fornendo dati precisi sul settore dell’energia solare in Italia. Questa pubblicazione aggiorna regolarmente i dati relativi al comparto, evidenziando le tendenze a livello nazionale, regionale e persino comunale.

Le nuove statistiche confermano una tendenza positiva all’accelerazione, già evidenziata nel 2022. Nel primo semestre del 2023, sono entrati in funzione oltre 200.000 nuovi impianti fotovoltaici in Italia, con una potenza cumulativa di circa 2,3 GW. Questi numeri sono vicini a quelli registrati per l’intero anno 2022. Rispetto al primo semestre del 2022, InFotovoltaico riporta una crescita annuale del 107% nella capacità di generazione di energia solare.

Il fotovoltaico residenziale continua a giocare un ruolo chiave nelle nuove aggiunte, con impianti di piccole dimensioni, compresi tra 3 kW e 20 kW, che rappresentano la maggioranza. Tuttavia, si sta osservando anche una ripresa nelle installazioni di impianti di taglia più grande. Negli ultimi sei mesi, gli impianti solari con potenze comprese tra 200 kW e 5 MW sono cresciuti di quasi 500 MW. Grazie agli incentivi per l’energia solare domestica, gli impianti da 3 kW a 20 kW hanno registrato una crescita significativa, contribuendo con 1,2 GW alla rete. Il 24% della potenza installata totale nei primi sei mesi del 2023 è stato nel settore industriale, seguito dai settori residenziale (51%), terziario (22%) e agricolo (4%).

A giugno 2023, in Italia sono in funzione un totale di 1.426.000 impianti fotovoltaici, con una potenza cumulativa di oltre 27,3 GW. Di questa potenza, circa 8,5 GW proviene da impianti fotovoltaici a terra, mentre i rimanenti 18,7 GW sono installazioni non a terra, come quelle sui tetti degli edifici.

Ma quanto producono questi impianti? Nel primo semestre del 2023, l’intero parco solare ha generato 15.214 GWh, il che rappresenta un aumento del 3,4% rispetto allo stesso periodo del 2022. Le province di Ragusa, Agrigento e Sud Sardegna hanno registrato le migliori performance con circa 625 ore di funzionamento, con una media di quasi 3,5 ore al giorno. Guardando invece alla distribuzione regionale, la Lombardia si è distinta con 423 MW e 36.600 nuove unità installate solo nei primi sei mesi, seguita da Veneto ed Emilia Romagna.

Un altro dato interessante è che nel primo semestre del 2023, l’autoconsumo di energia solare ha raggiunto complessivamente 3.635 GWh, pari al 24,3% della produzione netta di tutti gli impianti fotovoltaici e al 48,1% della produzione netta degli impianti fotovoltaici che autoconsumano. Questo rappresenta un aumento del 12,2% rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente.

Leapting si espande rapidamente sul mercato internazionale con il suo “Robot per la Pulizia”, procedendo come pianificato con il progetto da 450 MW

leapting robot pulizia fv
Credit: Leapting

Recentemente, il robot per la pulizia della polvere sui moduli fotovoltaici Leapting LTCR, ha completato con successo l’installazione presso una centrale fotovoltaica da 450 MW in India ed è ora entrato nella fase di messa a punto.

La centrale fotovoltaica, con una capacità installata totale di 450 MW, è situata nel Rajasthan, in India, in un ambiente caratterizzato da polvere arida perenne. Utilizzando il robot per la pulizia LTCR G1, finalmente saranno efficacemente risolti i problemi di “difficoltà di pulizia” e “costi elevati di pulizia” che hanno afflitto la centrale elettrica per anni. “Dopo comparazioni ed valutazioni complete, abbiamo scelto Leapting per la straordinaria qualità ed efficienza del suo equipaggiamento, nonché per gli aspetti tecnici essenziali come la durata, la affidabilità e le capacità di evitare ostacoli”, ha dichiarato un rappresentante del proprietario del progetto. Dopo una dettagliata visita presso la sede di Leapting, dove hanno sperimentato in prima persona le potenti capacità che coprono la ricerca e lo sviluppo, la produzione, i test, le vendite e il servizio lungo l’intera catena del valore, sono stati immediatamente convinti di procedere con l’acquisto.

robot leapting pulizia fotovoltaico
Credit: leapting. Robot LTCR-L

Con il continuo prosperare dell’industria fotovoltaica globale, gli effetti dannosi della deposizione di polvere sulle centrali elettriche solari stanno diventando sempre più gravi. In particolare in India, dove l’inquinamento atmosferico e l’accumulo esteso di polvere aggravano il problema, le centrali elettriche possono subire perdite di energia dovute alla polvere che vanno dal 10% al 25%, con conseguenti perdite economiche di quasi 800 milioni di dollari. Tenendo conto di un ciclo di pulizia di 25 anni, l’equipaggiamento della centrale elettrica con robot per la pulizia comporterebbe un aumento del fatturato di circa 20 miliardi di dollari. “Rispetto al lavoro manuale, la pulizia con i robot non solo aumenta il fatturato generato dall’energia elettrica, ma minimizza anche lo spreco di acqua derivante dalla pulizia manuale”, ha sottolineato Wang Shitao, fondatore di Leapting. Mantenendo un approccio centrato sul cliente, incentrato sulla creazione di valore per i clienti e sulla promozione della ricerca e dell’innovazione, l’obiettivo finale di Leapting è raggiungere il successo reciproco con i suoi clienti, fungendo da motore trainante per il loro progresso continuo.

Leapting Technology è un’azienda ad alta tecnologia specializzata nella Ricerca e Sviluppo, nella Produzione, nella Vendita e nel Servizio di robot intelligenti per la pulizia e l’installazione di impianti solari. Come uno dei principali fornitori del settore, prendiamo il riconoscimento visivo e la navigazione adattativa come tecnologia principale, e combiniamo IoT, AI e analisi dei big data per fornire alle centrali elettriche fotovoltaiche soluzioni di pulizia personalizzate ad alte prestazioni, di alta qualità e convenienti dal punto di vista dei costi. Con un forte focus sulla sostenibilità e sulla responsabilità, miriamo a creare un impatto positivo sull’ambiente e sulla società.

Tratto da PV-Magazine

JinkoSolar: Una Svolta Energetica per la Mini Rete Nigeriana

Nigeria ESS
Immagini da Pixabay, editate.

JinkoSolar ha recentemente contribuito all’alimentazione di una mini rete nella regione sudoccidentale della Nigeria attraverso un’innovativa soluzione di accumulo di energia C&I con una capacità di 2,03 MWh.

Il sistema di ESS (energy storage system), noto come JKS196-675K-150H, è stato consegnato ad A4&T Power Solutions come parte di un progetto di mini-rete supportato dal programma di sovvenzioni basato sulle prestazioni REA.

Questo sistema di accumulo di energia C&I offre una maggiore robustezza all’infrastruttura della mini-rete, migliorando così la resilienza della fornitura elettrica e generando un ritorno sugli investimenti per tutte le parti coinvolte.

Il C&I ESS di JinkoSolar è una soluzione di accumulo di batterie completamente integrata e preconfigurata, che sfrutta la tecnologia delle batterie al litio ferro fosfato (LFP), leader del settore, per una capacità totale di 135 kWh. Questa soluzione comprende un inverter, un armadio batteria, moduli batteria, un sistema di gestione delle batterie (BMS), un controller locale, un sistema di raffreddamento e un sistema antincendio, tutti alloggiati in involucri progettati per ambienti esterni. Questo pacchetto chiavi in mano consente di ridurre notevolmente i tempi di installazione sul campo ed è facilmente espandibile.

Il sistema di gestione delle batterie (BMS) multilivello integrato monitora costantemente le prestazioni per ottimizzare e bilanciare il sistema. Inoltre, l’opzione di raffreddamento ad aria (base) o l’opzione avanzata di raffreddamento a liquido contribuiscono a estendere la durata delle batterie e garantire prestazioni ottimali anche in condizioni climatiche avverse.

Il design compatto ed elegante di questo sistema consente una facile adattabilità sia a spazi interni che esterni, grazie alla custodia per ambienti esterni. Con le certificazioni IEC62619, UL9540A, CE, UN 38.3 e un sistema di soppressione incendi integrato, il C&I ESS di JinkoSolar offre un funzionamento sicuro e tranquillità.

Oltre a garantire il funzionamento autonomo in modalità off-grid per il backup energetico, il C&I ESS di JinkoSolar offre anche il peak shaving per la gestione della domanda e lo spostamento del carico, contribuendo così al risparmio di tempo ed energia.

UNEF preseta PHOTOvoltaica 2023

fotografo fotovoltaico
Fotogrefo che fotografa dei moduli fotovoltaici - Immagine generata con AI

UNEF lancia con entusiasmo la III Edizione del concorso PHOTOvoltaica, un’iniziativa che non solo celebra la bellezza della fotografia, ma che sottolinea un importante aspetto della nostra realtà: la diffusione di una cultura favorevole al fotovoltaico, capace di cogliere appieno la vasta portata del potenziale dell’energia solare.

In un mondo sempre più orientato verso la sostenibilità e la necessità impellente di affrontare il cambiamento climatico, l’energia solare rappresenta una risorsa straordinaria. Eppure, il suo pieno potenziale spesso sfugge all’attenzione del pubblico. Questo concorso fotografico va oltre la semplice documentazione visiva; esso si propone di innescare una riflessione profonda sul ruolo cruciale dell’energia solare nel plasmare il nostro futuro.

Le fotografie partecipanti sono una finestra aperta sul mondo dell’energia solare, raccontano storie di innovazione, sostenibilità e integrazione ambientale. Attraverso l’occhio dell’artista, possiamo vedere il connubio armonioso tra la tecnologia fotovoltaica e la natura circostante, una simbiosi che rappresenta una prospettiva luminosa per il nostro pianeta.

Questo concorso non è solo un’espressione artistica, ma un veicolo per educare e ispirare. Gli organizzatori vogliono trasmettere al mondo l’importanza cruciale di abbracciare l’energia solare come parte fondamentale della nostra strategia energetica. Solo attraverso una cultura favorevole al fotovoltaico potremo sfruttare appieno il potenziale dell’energia solare per risolvere sfide ambientali e energetiche.

Ogni partecipante a questo concorso diventa così un ambasciatore di questa cultura. Le loro fotografie sono messaggi visivi che illuminano il cammino verso un futuro più sostenibile e ci ricordano che l’energia solare non è solo una fonte di energia, ma una fonte di “speranza”. Il premio di 600 euro è un piccolo incentivo per il contributo significativo che ogni partecipante offre a questa causa.

In questa terza edizione, chiunque può partecipare con una fotografia che illustri la convivenza della biodiversità con i progetti di energia solare a terra. Per farlo, è necessario etichettare UNEF su Twitter e Instagram nelle fotografie scattate alle installazioni fotovoltaiche. Inoltre, bisogna inviare la fotografia a comunicacion@unef.es, indicando nome e cognome, luogo e, se noto, il nome dell’installazione entro il 10 settembre 2023.

Mentre ammireremo queste fotografie, potremo riflettere sull’importanza di promuovere una cultura che riconosca il valore intrinseco dell’energia solare. Questa cultura non solo trasforma il nostro modo di pensare, ma ci guida verso azioni concrete per un futuro migliore. L’obiettivo di UNEF è chiaro: non solo catturare l’energia solare attraverso la macchina fotografica, ma anche catturare la mente e il cuore di coloro che vedranno queste immagini, spingendoli a sognare in grande, pensare in verde e agire con determinazione. Questa è la potenza della cultura favorevole al fotovoltaico, una potenza che cercherà di illuminare il percorso verso un futuro di energia solare, pulita e sostenibile.

Per incentivare queste scelte utili e la trasparenza, l’UNEF ha anche sviluppato un proprio sistema per la certificazione della sostenibilità degli impianti fotovoltaici, rivolto a tutte le aziende che potrebbero essere interessate ad ottenerlo, siano essi sviluppatori, costruttori, proprietari o qualsiasi altro soggetto, nel settore degli impianti.

Uscito il “Rapporto Nazionale di Rilevamento sulle Applicazioni dell’Energia Fotovoltaica in Italia 2022”

report fotovoltaico italia 2022
Credit: GSE National Survey Report of Photovoltaic Power Application in Italy 2022

Il primo settembre è stato pubblicato il “National Survey Report of Photovoltaic Power Application in Italy 2022” a cura del GSE, RSE, ENEA e Elettricità Futura

Ecco alcune parti salienti del report:

Applicazioni per il Fotovoltaico

Nel 2022, l’Italia ha registrato una significativa crescita delle installazioni fotovoltaiche, con quasi 2,5 GW di nuova capacità distribuita su circa 210.000 impianti. Il numero e la capacità degli impianti installati nel corso del 2022 rappresentano i valori più alti osservati negli ultimi 9 anni. La capacità totale commissionata alla fine del 2022 è di circa 25 GW. Gli impianti a terra rappresentano circa il 34% della capacità totale.

Gli impianti di piccole dimensioni con una capacità inferiore a 20 kW rappresentano circa il 93% del totale degli impianti installati e il 26% in termini di potenza, mentre il 20% della capacità installata nel 2022 consiste in impianti con una capacità superiore a 1 MW. La capacità media degli impianti installati nel 2022 è di 11,8 kW. Alla fine del 2022, la potenza nazionale pro capite è di 415 W per abitante, con un aumento di circa 41 W rispetto al 2021.

La maggior parte degli impianti fotovoltaici installati in Italia (1.199.756 su un totale di 1.225.431, pari al 97,9%) è collegata alla rete di distribuzione a bassa tensione, mentre 25.530 impianti sono collegati alla rete di media tensione, rappresentando il 51,7% della capacità totale esistente. Solo un numero limitato di installazioni fotovoltaiche è collegato alla rete di alta tensione, con una capacità di circa 1.907 MW, equivalente al 7,6% del totale.

Alla fine del 2022, il 30,9% degli impianti è installato in due regioni del nord, Lombardia e Veneto. Il record nazionale in termini di potenza installata è registrato in Lombardia (3,15 GW), che per la prima volta supera la Puglia (3,05 GW), nel sud Italia, dove molte installazioni di impianti a terra sono cresciute durante la passata legge sulle tariffe incentivanti.

La produzione di elettricità fotovoltaica ha raggiunto 28.121 GWh, di cui circa 4.727 GWh sono generati dal settore domestico (con una capacità di 4.925 MW), 5.250 GWh dal settore terziario (con una capacità di 4.937 MW), 3.012 GWh dal settore agricolo (2.651 MW) e 15.132 GWh dal settore industriale (12.552 MW).

Nel 2022 l’autoconsumo è stato pari a 6.227 GWh, equivalente al 22,5% della produzione totale di energia fotovoltaica e al 49% della produzione fotovoltaica degli impianti con un sistema di autoconsumo.

I moduli fotovoltaici al silicio policristallino sono installati sul 65% della capacità esistente, i moduli al silicio monocristallino sul 30% e i moduli a film sottile o altri materiali (che includono a-Si, CIS, CdTe) sul restante 5%. La tecnologia a film sottile è installata principalmente nel sud dell’Italia, mentre la percentuale più elevata di moduli monocristallini è installata nelle regioni e/o province del nord dell’Italia.

Alla fine del 2022, il numero cumulativo di sistemi di stoccaggio installati, principalmente nelle regioni con un elevato numero di impianti, ammonta a 230.496 unità.

Politiche di supporto diretto per le installazioni fotovoltaiche

Nel 2009, l’Italia è passata da un meccanismo di “net-metering” a un sistema di “net-billing” per gli impianti con una capacità inferiore a 500 kW. L’energia immessa nella rete viene remunerata attraverso una “quota energetica” basata sui prezzi di mercato dell’energia e una “quota di servizio” che dipende dai costi dei servizi di rete. È prevista una graduale eliminazione del sistema di “net-billing”. I prezzi di mercato vengono applicati per l’energia immessa nella rete come alternativa al “net-billing”. L’autoconsumo in tempo reale è consentito per tutte le dimensioni degli impianti fotovoltaici.

Il decreto del 2019 (DM del 4 luglio 2019) mira a sostenere l’energia prodotta da impianti nuovi, ristrutturati e aggiornati derivanti dalle seguenti fonti di energie rinnovabili: fotovoltaico (con una capacità superiore a 20 kW), eolico terrestre, idroelettrico e biogas da depurazione, per una capacità totale di circa 8 GW. Sono previste aste competitive (per capacità superiori a 1 MW) per gruppi di tecnologie e registri per impianti di dimensioni più ridotte (con una capacità fino a 1 MW), con alcuni elementi competitivi. Il supporto per gli impianti con una capacità fino a 250 kW è una tariffa incentivante (Feed-In Tariff), mentre per quelli superiori a 250 kW è previsto un premio incentivante a scorrimento, il cosiddetto “meccanismo a due vie”: il produttore riceve un incentivo pari alla differenza tra una tariffa di riferimento e il prezzo orario zonale dell’energia. Sono previste anche remunerazioni aggiuntive per gli impianti installati su edifici (P≤100 kW), per l’energia autoconsumata (se l’autoconsumo supera il 40% della produzione netta annuale) e per gli impianti fotovoltaici che sostituiscono l’amianto.

Sono disponibili meccanismi di credito d’imposta per impianti di piccole dimensioni fino a 20 kW e per dispositivi di stoccaggio. Nel 2020 è stato introdotto un meccanismo di credito d’imposta (il cosiddetto Superbonus 110%) per il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici, l’installazione di impianti fotovoltaici e infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici. Il fotovoltaico deve essere accoppiato con interventi di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici per poter accedere alla misura. Tuttavia, il meccanismo sopra citato sta subendo modifiche che comportano una diminuzione della percentuale di contributo statale.

Un importante contributo è arrivato dalle politiche regionali, ad esempio attraverso gare per sovvenzioni di capitale per impianti fotovoltaici/edilizia fotovoltaica, talvolta in combinazione con altre fonti di energie rinnovabili, interventi per l’efficienza energetica degli edifici e sistemi di stoccaggio.

Autoconsumo collettivo, comunità solari e misure simili

Il Parlamento italiano ha approvato nel 2019/2020 una misura sull’autoconsumo che consente ai consumatori finali/produttori di energie rinnovabili di riunirsi per condividere l’elettricità prodotta localmente da nuovi impianti di energie rinnovabili con una capacità ≤ 200 kW. Il Decreto del 16 settembre 2020 ha completato il quadro normativo sulle comunità energetiche e gli autoconsumatori. Il GSE ha reso disponibile il sito web per inviare la richiesta preliminare di accesso agli incentivi (alternativi al sistema di “net-billing”) previsti per due categorie di produttori-consumatori (prosumers):

  • Consumatori di energie rinnovabili che agiscono collettivamente in un gruppo situato nello stesso edificio
  • Comunità energetiche di energie rinnovabili

Un gruppo di prosumers di energie rinnovabili che agiscono collettivamente è composto da almeno due prosumers di energie rinnovabili. L’impianto fotovoltaico può essere di proprietà e/o gestito da un terzo.

Nelle comunità energetiche di energie rinnovabili possono essere membri persone private, piccole e medie imprese, autorità locali o regionali. Le principali caratteristiche delle comunità energetiche di energie rinnovabili sono le seguenti:

  • I punti di prelievo dei consumatori che partecipano alla comunità, così come i punti di ingresso degli impianti correlati, devono essere situati nelle reti elettriche a bassa tensione (LV) sottostanti la stessa sottostazione di trasformazione di media tensione (MV/LV).
  • Gli utenti consumatori inclusi nella comunità rimangono connessi alla rete di distribuzione pubblica esistente e non sono fisicamente collegati, ma virtualmente.
  • Le relazioni tra i consumatori sono regolate attraverso un contratto privato, identificando una persona delegata responsabile dell’allocazione dell’energia condivisa e di qualsiasi altra attività.
  • È possibile uscire dalla configurazione in qualsiasi momento, eventualmente pagando le spese contrattuali.

Sono previsti due diversi contributi per 20 anni:

  • Una tariffa incentivante per l’energia condivisa (100 €/MWh per il gruppo di prosumers, 110 €/MWh per le comunità energetiche). L’energia condivisa è il valore più basso, calcolato su base oraria, tra l’energia immessa nella rete e l’energia prelevata dai punti di connessione.
  • Un contributo che rappresenta la somma della tariffa di trasmissione e del valore più alto del componente variabile della distribuzione per consumatori/carichi in bassa tensione. Inoltre, per un gruppo di prosumers che agiscono collettivamente, è previsto un contributo aggiuntivo, dovuto per le perdite di rete evitate.

È anche possibile richiedere il ritiro dell’energia immessa nella rete gestita dal GSE. Inoltre, è consentito l’accesso al 50% della detrazione fiscale. Per gli impianti fotovoltaici con una potenza inferiore a 20 kW, è inoltre possibile l’accesso al regime di detrazione fiscale al 110%, a condizione di non accedere alla tariffa incentivante e di consegnare l’energia immessa nella rete al GSE.

Alla fine del 2022, il GSE ha registrato 46 consumatori di energie rinnovabili che agiscono collettivamente in un gruppo situato nello stesso edificio e 21 comunità energetiche di energie rinnovabili per una capacità totale di 1,4 MW. La maggior parte della capacità è rappresentata da impianti fotovoltaici.

L’aggregazione dei contatori e la “virtual net-billing” sono consentiti per alcune casistiche specifiche, ad esempio i comuni con una popolazione fino a 20.000 abitanti e il Ministero della Difesa.

Evidenze e Prospettive

Evidenze

Tutti i dati del 2022 mostrano l’importante crescita del mercato fotovoltaico in Italia. Il numero totale di impianti fotovoltaici è cresciuto del 20,5% rispetto al 2021, la capacità cumulativa del 10,9% e la produzione di energia fotovoltaica nel 2022 è aumentata del 12,5% rispetto al 2021. È importante sottolineare che su una capacità installata di circa 2,5 GW, oltre 2 GW sono installati su edifici (o altre strutture), a seguito degli effetti positivi del nuovo regime di detrazione fiscale e delle preoccupazioni per l’incremento dei prezzi dell’energia.

Come già nel 2021, sono principalmente le piccole centrali a definire il mercato fotovoltaico italiano, dove il 75% del numero di impianti commissionati ha una capacità inferiore a 20 kW. Tuttavia, anche nell’ultimo anno, sono stati installati grandi sistemi fotovoltaici in condizioni di parità di mercato. È degno di nota un mercato secondario di gestione e acquisizione di impianti fotovoltaici di grandi dimensioni (incentivati).

Prospettive

Nell’ambizioso obiettivo del Piano Integrato Nazionale per l’Energia e il Clima presentato alla Commissione europea, ci si aspetta che il fotovoltaico dia il contributo più significativo, con una capacità di circa 80 GW entro il 2030. Sono previste nuove regolamentazioni riguardanti l’AgriPV e le comunità energetiche, che contribuiranno alla crescita di un mercato che ha registrato un notevole aumento nel 2022. Le semplificazioni amministrative previste dai decreti contribuiranno a risolvere le questioni legate alle autorizzazioni. L’Italia è il paese con la più alta concentrazione di edifici storici e centri abitati, il che rende a volte difficile l’integrazione della tecnologia fotovoltaica. Tuttavia, nel 2022 alcune soprintendenze hanno manifestato interesse nell’integrare prodotti BIPV nei centri storici.

Consulta tutto il report (inglese)

Potenziale fotovoltaico: API di Google ci aiutano a stimare quello sui tetti

mappa api fotovoltaico
Credit: Google

Google offre un vantaggio significativo al settore commerciale attraverso la vendita di dati sulla mappatura solare dei tetti. Questa innovazione è resa possibile grazie alla presentazione di tre nuove API di Google Maps Platform: API Solar, Air Quality API e Pollen API.

Con l’introduzione di API Solar, Google mette a disposizione delle aziende un ricco database di oltre 320 milioni di edifici in più di 40 paesi, fornendo loro informazioni preziose per valutare il potenziale fotovoltaico dei tetti. Questo strumento utilizza intelligenza artificiale, apprendimento automatico e dati ambientali, combinati con immagini aeree, per offrire dettagliate informazioni sulla fattibilità solare. Le aziende possono rapidamente ottenere dati sulla quantità di luce solare ricevuta da un edificio e identificare il sistema di pannelli solari più efficiente dal punto di vista energetico, consentendo loro di prendere decisioni informate per l’adozione di energie rinnovabili. Inoltre, API Solar fornisce approfondimenti avanzati come la mappatura dell’ombreggiatura e modelli digitali della superficie dei tetti, semplificando la progettazione dei sistemi solari.

Ma non è tutto: Google va oltre e offre API Air Quality e API Pollen, che sono strumenti essenziali per le aziende che desiderano comprendere meglio i cambiamenti climatici e ambientali. API Air Quality fornisce analisi sulla qualità dell’aria, aiutando le aziende a monitorare e valutare l’indice di qualità dell’aria su una scala da 1 a 100 in oltre 100 paesi. Nel frattempo, API Pollen offre una previsione giornaliera dei pollini, identificando 15 diverse specie di piante che possono influire sulla salute delle persone. Questo strumento mostra una mappa di calore per le successive 96 ore e sarà disponibile in 65 paesi, compresa l’Italia.

In sintesi, Google sta rivoluzionando il settore commerciale con la sua innovativa offerta di dati sulla mappatura solare dei tetti e informazioni sulla qualità dell’aria e sui pollini. Queste API consentono alle aziende di prendere decisioni più informate, promuovendo l’adozione di fonti di energia sostenibile e migliorando la comprensione dei fattori ambientali che influenzano il loro operato.

Ecco la panoramica dell’API Solar di Google Maps:

API Solar: Accelerare l’Adozione dell’Energia Solare

L’API Solar di Google Maps è un potente servizio progettato per velocizzare l’installazione di sistemi solari ed energetici. Questa API offre dati altamente dettagliati basati sulle ricche risorse di mappatura e calcolo di Google. Questi dati permettono di stimare il potenziale energetico e i risparmi derivanti dall’utilizzo di energia solare e altre fonti rinnovabili.

Vantaggi dell’utilizzo dell’API Solar

L’API Solar offre due endpoint di servizio:

  1. buildingInsights: Questo endpoint fornisce informazioni essenziali sulla posizione, sulle dimensioni e sul potenziale di energia solare di un edificio. Questi dati sono fondamentali per progettare in modo efficiente un impianto a energia solare e per valutare il potenziale solare di un’area.
  2. dataLayer: Questo endpoint offre dettagli ancora più specifici, fornendo informazioni solari dettagliate su un’area circostante una località specifica. Questi dati consentono di ottenere una visione approfondita del contesto solare.

Come possono beneficiare gli utenti di questi dati?

L’utilizzo dell’API Solar offre numerosi vantaggi:

  • Progettazione Remota: Consente di progettare impianti a energia solare da remoto, eliminando la necessità di visite fisiche.
  • Riduzione dei Tempi di Valutazione: Accelera il processo di valutazione dei siti solari, consentendo una selezione più rapida delle località di installazione.
  • Prioritizzazione delle Località: Aiuta a identificare le località ideali per l’installazione di impianti solari.
  • Proposte più Precise: Fornisce dati dettagliati per creare proposte accurate e personalizzate per i clienti.
  • Aumento delle Conversioni: Contribuisce ad aumentare i tassi di conversione dei clienti fornendo informazioni chiare ed esaustive.
  • Educazione dei Consumatori: Offre dettagli approfonditi che possono essere utilizzati per educare i consumatori sulla convenienza e i vantaggi dell’energia solare.

In sintesi, l’API Solar di Google Maps è uno strumento che potrebbe diventare essenziale per semplificare il processo di adozione dell’energia solare, fornendo dati dettagliati e informativi per supportare sia le aziende che i consumatori nella transizione verso fonti di energia più sostenibili.

Tratto da Rinnovabili.it

Trina Solar ha annunciato la produzione in serie dei nuovi moduli Vertex N 700W+

trinasolar
Vertex N 700W+. Credit: Trinasolar

I moduli Vertex N 700W+ sono molto efficienti, raggiungono una resa del 22.5%, e sono i primi di questo tipo a essere prodotti su larga scala con una potenza superiore a 700W.

La tecnologia utilizzata in questi moduli, chiamata n-type i-TOPCon, è stata introdotta da Trina Solar a maggio e si è dimostrata efficace. La produzione delle celle ha raggiunto un’efficienza del 25.8%, e l’azienda prevede di aumentare ulteriormente la produzione entro la fine dell’anno.

Questi nuovi moduli Vertex N 700W+ sono stati sottoposti a una serie completa di test e hanno dimostrato di avere prestazioni migliori rispetto ad altre tipologie di moduli, soprattutto in condizioni di bassa illuminazione e variazioni di temperatura. Le simulazioni hanno dimostrato che possono generare fino al 3.96% in più di energia rispetto ai moduli tradizionali.

I clienti hanno risposto positivamente a questi nuovi moduli e sono stati utilizzati con successo in progetti di centrali elettriche sia in Arabia Saudita che in Cina. Trina Solar sta cercando di collaborare con altri attori dell’industria per migliorare ulteriormente la produzione di tecnologia n-type e moduli ad alta potenza, allo scopo di beneficiare gli utenti finali.

Alcuni dei benefici della tecnologia TOPcon includono:

  • – Un costante miglioramento dell’efficienza rispetto alle tecnologie precedenti grazie a una maggiore assorbimento della luce, il che si traduce in periodi di recupero dell’investimento e costi operativi (LCOE) più brevi.
  • – La struttura dello strato di ossido riduce ulteriormente la ricombinazione elettronica, portando a un significativo aumento dell’efficienza di conversione delle celle. Questo si traduce in un potenziale di efficienza della cella che va dal 28,2% al 28,7% (questo si riferisce all’efficienza della singola cella, non del pannello nel suo insieme).
  • – Miglioramento del coefficiente di temperatura, il che significa che le prestazioni delle celle sono meno influenzate dai cambiamenti di temperatura.

In sintesi, Trina Solar sta cercando di guidare l’industria dell’energia solare con l’introduzione di nuovi moduli ad alta efficienza e sta cercando di promuovere la collaborazione tra i partner dell’industria per continuare a progredire in questa direzione.